27 gennaio 2020

Morte di Kobe Bryant: cosa sappiamo fin qui

Il 26 gennaio del 2020 alle ore 09:47 AM PST un elicottero Sikorsky S-76 (numero di registrazione N72EX), su cui viaggiava l'ex giocatore dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant, si è schiantato su una collina a Calabasas, nella contea di Los Angeles. Il velivolo trasportava otto passeggeri più il pilota, tutti morti nello schianto.


L'elicottero, guidato dal pilota Ara Zobayn, era partito alle 09:06 dall'aeroporto John Wayne di Orange County. Tra i passeggeri erano presenti la figlia tredicenne di Kobe, Gianna Bryant, l'allenatore universitario di baseball John Altobelli con la moglie Keri e la figlia Alyssa, l'allenatrice di pallacanestro per le scuole elementari Christina Mauser, e Payton Chester con la madre Sarah Chester. Il gruppo era diretto alla Mamba Sports Academy, a Thousand Oaks, California, dove Gianna, Alyssa e Payton dovevano giocare una partita di basket, Kobe Bryant era l'allenatore della squadra della figlia coadiuvato da Christina Mauser.


In attesa che l'NTSB e l'FAA conducano le loro indagini, le prime ipotesi lasciano supporre che la nebbia, e non un guasto meccanico, sia la causa dello schianto. Il pilota aveva deciso di volare secondo le Visual Flight Rules (cioè il volo a vista) e pertanto doveva restare sotto le nuvole, anziché utilizzare le Instrument Flight Rules che gli avrebbe consentito di attraversare le nuvole ma che richiedeva più tempo e maggiore coordinamento con i controllori di volo.

Fonte: Los Angeles Times

Come si apprende dalla registrazione delle comunicazioni tra l'elicottero e i controllori di volo, l'elicottero è rimasto nell'area dell'aeroporto di Burbank per circa quindici minuti, compiendo ripetutamente dei voli circolari, perché per via della nebbia non era autorizzato a procedere. A quel punto il pilota ha chiesto un'autorizzazione speciale per procedere e l'ha ottenuta sotto le Special Visual Flight Rules che prevedono un contatto costante tra il pilota e i controllori di volo. Quando l'elicottero è passato dall'area di controllo della torre di Burbank al Southern California TRACON (il più grande centro di controllo aereo del mondo, che regola la zona di Los Angeles e San Diego) il controllore ha segnalato al pilota che l'elicottero stava volando troppo in basso un istante prima che la comunicazione si interrompesse per lo schianto.

Secondo i dati pubblicati da Flightradar24, l'elicottero ha girato a sinistra appena prima di abbassarsi e schiantarsi contro la collina; il professore di aviazione della New York University Paul Cline, intervistato dal New York Magazine, ha ipotizzato che il pilota possa aver deciso di abbassarsi per uscire da una nuvola di nebbia e non si sia accorto della collina sotto di sé per via della nebbia, portando così l'elicottero a schiantarsi.

Le seguenti foto, scattate a Los Angeles nella giornata dell'incidente alle 13:30 circa dall'amministratrice del forum sui Los Angeles Dodgers Dodger Yard Randi Radcliffe e pubblicate sul suo account di Twitter, mostrano quale fosse lo stato della nebbia sulla città poche ore dopo lo schianto.

Photo credit: Randi Radcliffe. Pubblicata con il permesso dell'autrice.

Photo credit: Randi Radcliffe. Pubblicata con il permesso dell'autrice.

La nebbia nell'area era tale che anche il dipartimento di polizia di Los Angeles aveva deciso di far atterrare i propri elicotteri in quanto, come riportato dal portavoce Josh Rubenstein, non si riscontravano le condizioni di sicurezza minime per volare. La stessa posizione è sostenuta dal pilota Kurt Deetz, intervistato dal Los Angeles Times. Sempre il Los Angeles Times ha riportato un parere di altri esperti, che non vengono identificati, secondo cui all'elicottero di Bryant è stato consentito di volare nonostante la nebbia perché avrebbe potuto adottare le Instrument Flight Rules che avrebbero garantito la sicurezza anche in condizioni di scarsa visibilità, ma Ara Zobayn ha invece deciso di fidarsi della propria vista portando il velivolo e i suoi passeggeri verso questa tragica conclusione.