22 marzo 2023

Il Presidente Biden ordina la desecretazione dei documenti di intelligence sull'origine del COVID


Il 20 marzo il presidente Joe Biden ha firmato l'atto legislativo con cui ordina di desecretare i documenti relativi all'indagine commissionata nel 2021 alla United States Intelligence Community sull'origine del COVID-19 nel 2021. L'indagine aveva concluso che quattro agenzie ritengono più probabile che si sia trattato di un'incidente nella catena alimentare, solo l'FBI ritiene più probabile l'incidente di laboratorio, gli altri enti non sono arrivati a stabilire quale ipotesi fosse più probabile. Le agenzie che propendono per l'incidente nella catena alimentare ritengono che le proprie conclusioni abbiano bassa affidabilità, mentre l'FBI attribuisce affidabilità moderata all'esito delle proprie indagini. Recentemente il Dipartimento per l'Energia, che ha basato le sue indagini sulla ricerca scientifica e non sull'intelligence, è giunto alla stessa conclusione dell'FBI. La questione è quindi ancora molto controversa.

Come dice il testo dell'atto firmato da Biden, lo scopo della desecretazione è chiarire l'origine del virus al fine di prevenire future pandemie. I documenti dovranno essere desecretati entro novanta giorni. L'atto specifica che i documenti dovranno contenere informazioni sulle attività del laboratorio di Wuhan sui coronavirus precedenti allo scoppio della pandemia, le attività commissionate al laboratorio dall'esercito cinese e i dettagli sulle malattie contratte dai dipendenti del laboratorio nell'autunno del 2019. Le uniche informazioni che potranno rimanere secretate sono quelle che potrebbero compromettere la sicurezza nazionale.

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