7 agosto 2019

La teoria del complotto degli Uomini in Nero

Secondo una popolare teoria della cospirazione, un gruppo di agenti di una non meglio identificata agenzia governativa americana si presenterebbe dopo ogni avvistamento alieno allo scopo di spaventare i testimoni e costringerli al silenzio. Questi personaggi misteriosi sono riconoscibili solo per il fatto di indossare occhiali da sole e vestiti neri, guidano auto americane rigorosamente nere e proprio per queste caratteristiche sono noti come Uomini in Nero, o Men in Black in inglese.


La prima menzione a questi fantomatici personaggi risale al 1947, in quello che viene definito l'Incidente di Maury Island. Il 21 giugno del 1947 due uomini chiamati Fred Crisman and Harold Dahl raccontarono al giornalista Kenneth Arnold (il quale già in precedenza aveva asserito varie volte di aver avvistato oggetti volanti non identificati) di essere dei pattugliatori della guardia costiera e che la loro barca nelle vicinanze di Maury Island, isoletta nello stretto di Puget nello stato di Washington, fu avvicinata da sei dischi volanti. Secondo il racconto, da uno di questi colò del metallo bianco liquido, simile ad alluminio, che uccise il cane che era con loro e ferì a un braccio il figlio di Dahl. Il giorno dopo Dahl sarebbe stato raggiunto a casa da un uomo vestito di nero, che arrivò su una Buick e lo invitò a fare colazione in un locale poco lontano. L'uomo, che Dahl immaginò essere un agente governativo, minacciò lo stesso Dahl intimandogli il silenzio e promettendo ritorsioni contro la sua famiglia se avesse rivelato cosa aveva visto il giorno prima.

Dahl e Crisman raccontarono la propria storia ad altre testate locali, fino a quando anche l'FBI indagò sull'accaduto. Gli agenti conclusero che il racconto dei due uomini era falso, che il metallo rinvenuto sull'imbarcazione era banalmente alluminio e che i due erano solo dei mitomani in cerca di attenzione. Secondo alcune ricostruzioni i due agenti dell'FBI sarebbero morti in circostanze misteriose in un incidente aereo durante il loro ritorno in California. Tuttavia tra le indagini del Civil Aeronautics Board (l'ente che indagava sui disastri nei trasporti e che fu sostituita dall'NTSB nel 1967) non vi è traccia di tale incidente.

La storia di Dahl sulla visita dei Men in Black fu riportata anche da altri autori di ufologia come Raymond Palmer che ne scrisse nel libro The Coming of the Saucers del 1952 (realizzato in collaborazione con Kenneth Arnold), e Gray Barker nel libro They Knew Too Much About Flying Saucers del 1956.

Il libro di Barker riporta anche che l'ufologo Albert Bender indagò privatamente su quanto accaduto a Harold Dhal e in seguito fuavvicinato più volte da uomini in abiti neri che gli intimarono di interrompere le proprie ricerche. Bender scrisse anche un proprio libro nel 1962 intitolato Flying Saucers and the Three Men in cui narrò le proprie esperienze con i Men in Black, dando così spunto ad altri autori che lo hanno seguito nel propagare questa leggenda.

A seguito di queste e altre segnalazioni fu istituita una commissione di inchiesta guidata dal matematico, fisico, cosmologo e consulente della CIA Howard Robertson. La commissione, nota come Robertson Panel, stabilì che nessuno dei presunti avvistamenti di UFO aveva riscontri sufficienti da lasciar supporre che ci fosse una minaccia per la nazione. I Men in Black, pertanto, semplicemente non sono mai esistiti. Tuttavia il rapporto offre una possibile spiegazione alle visite degli Uomini in Nero: dice infatti il documento che durante le indagini alcuni agenti dell'FBI tentarono di scoraggiare i gruppi di indagine non ufficiali dal proseguire la loro attività perché avrebbero potuto influenzare la credulità popolare, diffondere il panico, e suggestionare la popolazione la punto da aumentare le segnalazioni di UFO che non corrispondevano al vero.

Se questa può essere una delle spiegazioni del perché alcuno ufologi hanno raccontato di essere stati raggiunti da misteriosi Uomini in Nero, ce ne sono sicuramente anche altri. Nel 1967 ad esempio, l'Aeronautica Militare degli Stati Uniti diffuse un'informativa verso i servizi segreti sull'esistenza di impostori che millantavano di essere agenti governativi per scoraggiare le indagini di gruppi indipendenti sugli UFO. Oltre a queste due possibili spiegazioni, resta il fatto che alcuni avvistamenti di Men in Black sono sicuramente inventate di sana pianta, per vendere qualche copia in più di libri o giornali.

Le presunte visite dei Men in Black, sono quindi ad oggi del tutto aneddotiche, così come lo sono gli avvistamenti di UFO o di extraterrestri sulla Terra. La teoria del complotto degli Uomini in Nero, comunque, non regge nemmeno al rigore critico. Nessun sostenitore di questa teoria, ad esempio, ha mai spiegato perché il governo americano dovrebbe voler tenere sotto segreta la presenta di oggetti volanti extraterrestri, a meno di non voler credere che il governo degli USA sia colluso con gli UFO. Inoltre non si capisce perché i presunti Men in Black debbano vestirsi tutti allo stesso modo da più di settant'anni, così da risultare facilmente riconoscibili.



Fonti aggiuntive:

5 agosto 2019

Cosa dice il manifesto dell'attentatore di El Paso

Il 3 agosto del 2019 il ventunenne Patrick Wood Crusius ha aperto il fuoco in un centro commerciale Walmart di El Paso, al confine tra il Messico e il Texas, uccidendo venti persone e ferendone ventisei. Poco prima di compiere l'attentato, Crusius ha postato un manifesto in cui anticipava le proprie azioni spiegandone i motivi sul forum online 8chan, che Google non indicizza più dal 2015 per via dei suoi contenuti incontrollati.


La conoscenza dei contenuti del manifesto è importante per capire quanto siano deliranti e pericolose le idee degli estremisti di destra e che i terroristi sostenitori di queste ideologie sono pericolosi tanto quanto quelli di estrema sinistra o quelli islamici.

Il manifesto inizia con una sezione intitolata About Me, in cui l'uomo esprime il proprio sostegno agli attentatori di Christchurch, in Nuova Zelanda, del 15 marzo e spiega come il suo odio nei confronti degli ispanici sia nato dopo aver letto The Great Replacement, testo complottista del 2011 dell'autore francese Renaud Camus secondo cui le popolazioni africane starebbero sostituendo la razza bianca in Europa. Le due successive sezioni sono intitolate Political Reasons e Economic Reasons e spiegano le motivazioni politiche ed economiche dietro alla sparatoria.

Nelle motivazioni politiche, Crusius sostiene che l'invasione ispanica nel sud degli USA è inarrestabile con mezzi pacifici e che, se questa non viene bloccata, gli Stati Uniti si troveranno ad avere un solo partito, cioè quello Democratico, perché secondo Crusius gli immigrati stanno compiendo un vero colpo di stato (coup, nel testo originale). Crusisus incolpa dell'invasione delle non meglio identificare corporazioni (corporations, nel testo originale) che sarebbero sostenute anche da alcune frange del Partito Repubblicano. Il terrorista scrive inoltre che il partito Repubblicano è responsabile anche in quanto non intende bloccare l'invasione, ma è comunque preferibile al partito Democratico perché vorrebbe almeno limitarla.

Per quanto riguarda le motivazione economiche Crusius sostiene che gli invasori (invaders, nel testo originale) causeranno povertà e disoccupazione poiché gli immigrati svolgeranno lavori che sottrarranno agli americani. E se gli attuali immigrati possono svolgere solo lavori non qualificati, i loro figli avranno accesso allo studio e potranno svolgere anche lavori qualificati, considerando anche che gli ispanici hanno tassi di natalità molto alti. Crusius dice anche che l'immigrazione peggiorerà uno dei problemi della nostra era, ovvero l'automazione nell'industria. Secondo il terrorista l'automazione sarà utile per eliminare la necessità di immigrati per svolgere lavori di basso livello, ma al contempo costringerà gli americani a doversi preparare per lavori più qualificati e quindi ad indebitarsi per studiare, così da causare ulteriore povertà. La povertà porterà quindi a rivolte da parte delle classi che si troveranno a essere meno abbienti. Su questo tema il terrorista incolpa entrambi i partiti, in quanto colpevoli di sostenere i visti per motivi di lavoro. In ultimo secondo Crusius la riduzione delle popolazione negli USA ridurrebbe anche l'inquinamento perché porterebbe a un contenimento delle produzione industriali. L'autore conclude il capitolo dicendo che la vita degli americani diventerà più sostenibile se si riesce a ridurre sufficientemente la popolazione.

Nella sezione successiva, intitolata Gear, Crusius descrive le armi che intende usare per l'attentato. Nella seguente, intitolata Reaction, dice di voler dare con l'attentato che sta per compiere un incentivo agli ispanici per tornare nelle loro terre in modo da ridurne il numero e da far capire alle corporazioni che gli americani non li vogliono.

Nell'ultima sezione intitolata Personal Reasons and Thoughts scrive che il futuro che intendeva per sé probabilmente è stato cancellato perché l'automazione gli sta togliendo il lavoro e gli ispanici stanno prendendo il controllo del Texas per modellarlo in base ai loro interessi. Cruisus non si sente colpevole per ciò che sta per fare perché considera il proprio un gesto di conservazione. Si dice contrario anche alla mescolanza delle razze e sostiene che la separazione fisica sia l'unico modo per prevenirla.

In ultimo l'attentatore dice di essere sicuro della propria morte, ma di essere onorato di essere il primo a guidare la rivolta della propria nazione.