2 ottobre 2020

Cosa dice l'aumento dei contagi su quando il virus è passato all'uomo

In passato abbiamo spiegato, attingendo dal principio filosofico del Rasoio di Occam, perché è estremamente improbabile che il virus SARS-CoV-2 sia passato all'uomo prima dell'inizio di dicembre 2019. Da fine luglio si assiste a un aumento dei contagi in molte nazioni europee tra cui l'Italia e la modalità con cui i contagi stanno aumentando conferma che con ogni probabilità l'epidemia non è iniziata prima dei primi casi accertati a Wuhan.
Totale positivi. Dati aggiornati al 2 ottobre 2020.

Limitiamo l'analisi ai numeri della pandemia in Italia, ma il ragionamento è facilmente estendibile a qualunque altra nazione. Come si vede dal grafico sovrastante, nonostante il numero dei contagi sia di nuovo in aumento, la pendenza della curva nelle ultime settimane è notevolmente minore di com'era tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Il motivo è da individuarsi nelle misure di contenimento in atto: nei locali pubblici è obbligatoria la mascherina, in molti posti è obbligatoria anche la disinfezione delle mani, viene praticato il distanziamento sociale, negli uffici vengono sanificate le scrivanie e molte altre norme analoghe vengono applicate. In ogni caso, alcune misure di sicurezza, seppure più blande, erano in atto già a febbraio, come la misurazione della temperatura per chi proveniva dalla Cina, e le stesse sono state rapidamente inasprite dopo l'accertamento dei primi casi: ad esempio sono state chiuse le scuole, i ristoranti, i bar, sono state sospese le proiezioni cinematrografiche, le attività teatrali e i concerti, e molte aziende hanno consentito ai propri dipendenti di lavorare da casa già da prima che entrasse in vigore il lockdown.

Inoltre a marzo veniva eseguito un numero di tamponi molto più basso di quello attuale, come mostrato dai grafici seguenti, e la percentuale di tamponi positivi era notevolmente più alta. Il numero di positivi di allora è quindi ampiamente sottostimato rispetto al numero di tamponi che viene fatto adesso.
Numero tamponi giornalieri. Dati aggiornati al 2 ottobre 2020.


Percentuale tamponi positivi. Dati aggiornati al 2 ottobre 2020.

Questo ci porta a concludere che se il virus fosse stato diffuso già prima di dicembre 2019 (e abbiamo spiegato nel precedente articolo sull'argomento perché sarebbe impossibile che non si fosse anche diffuso in tutti i continenti) il contagio si sarebbe diffuso molto più rapidamente di quanto ha fatto tra fine febbraio e inizio marzo, perché di misure in atto non ce n'erano del tutto. I contagi avrebbero quindi dovuto essere centinaia di migliaia e le terapie intensive sarebbero state piene già a novembre. Tutto ciò non è successo, semplicemente perché in assenza di evidenze maggiori il fatto che il virus sia passato all'uomo prima di quanto risulta ufficialmente è solo una leggenda metropolitana.

2 commenti:

  1. Prima del dicembre 2019 il laboratorio di George Soros in cina non aveva ancora ricevuto l'ordine dalla Cia di far uscire il virus ! Scherzo ovviamente. Ho citato una tra le più diffuse teorie del complotto perché, al di là che siano vere o meno, sicuramente non aiutano l'uomo comune che è già spaventato di suo e merita in questo senso rispetto. Ben vengano quindi i grafici e gli approcci razionali. Se non altro la matematica non può essere messa in discussione. Chi afferma che il virus circolasse già l'anno scorso forse si è lasciato influenzare un po' troppo da articoli scritti nella maggior parte dei casi in malafede. Ti saluto.

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  2. Ahahaha. Dici che Soros ha ricevuto l'ordine solo a dicembre?

    Grazie dell'apprezzamento! A presto.

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