13 novembre 2020

L'origine della teoria del complotto degli Illuminati

Una delle più popolari teorie del complotto contemporanee è quella secondo cui una setta segreta chiamata Illuminati vorrebbe prendere il controllo dell'intero pianeta attraverso l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.


Cercando in rete l'origine di questa setta, si trova facilmente una società segreta omonima fondata in Baviera nel 1776, che era composta da un gruppo di intellettuali che si opponevano alle influenze della religione nella vita quotidiana; tuttavia gli Illuminati tedeschi del 1700 non c'entrano nulla con la recente teoria del complotto che ha un'origine del tutto diversa. Un articolo della BBC spiega infatti che la teoria cospirazionista attuale parte da un libello pubblicato nel 1963 intitolato Principia Discordia, che si poneva come il manifesto di una setta, di fatto inesistente, dedita al culto di Eris, dea della discordia. Il libro fu autoprodotto ad opera degli autori Greg Hill e Kerry Wendell Thornley ed era sostanzialmente una burla che si proponeva come parodia delle religioni e delle sette.

La teoria esposta nel libro si basava su tre principi: il principio dell'ordine, il principio del disordine e la nozione che entrambi sono mere illusioni e invenzioni della mente umana, perché l'unico ordine naturale è il caos assoluto. I seguaci della setta, detti Discordiani, dovevano quindi compiere atti di disobbedienza civile e diffondere scherzi e notizie false al fine di diffondere il caos in modo non troppo serio.

Thornely e un suo amico, Robert Anton Wilson, colsero però uno spunto diverso e giunsero alla conclusione che il mondo era troppo ordinato e controllato, e decisero che fosse opportuno riportare il caos diffondendo disinformazione. Wilson lavorava come autore presso Playboy e insieme a Thornely iniziò a mandare alla rivista false lettere di lettori che denunciavano l'esistenza di una setta segreta e totalitaria chiama Illuminati; i due poi iniziarono a mandare altre lettere che contraddicevano le prime. Lo scopo, secondo gli autori, era quello di gettare discredito sui mezzi di informazione, che finivano per pubblicare notizie contrastanti, in modo da stimolare i lettori a indagare le informazioni autonomamente.

Wilson andò ancora oltre, scrivendo una serie di libri che parlavano degli Illuminati, di come questi controllassero il mondo e di come alcuni fatti della cronaca recente, come gli omicidi dei fratelli Kennedy o di Martin Luther King, fossero stati orchestrati proprio da loro. I tre libri più celebri sull'argomento furono poi raccolti in una trilogia chiamata The Illuminatus! Trilogy che resta ad oggi il più celebre volume sull'argomento.

In realtà a distanza di quasi sessant'anni non è facile capire se l'intento originale degli autori fosse ironico (per mettere il risalto l'assurdità delle teorie del complotto), se fosse serio o se fosse solo una trovata commerciale per vendere libri. Il risultato comunque è che quella degli Illuminati è oggi una tra le più famose teorie del complotto, diffusa grazie a internet ma anche da spettatori poco accorti che hanno preso troppo sul serio film come Angeli e Demoni o da chi crede che star della musica come Jay-Z e Beyoncé siano a conoscenza di realtà scomode, per il fatto di compiere con le mani il gesto del triangolo, che richiamerebbe l'occhio della provvidenza, durante i loro concerti.

In ogni caso, chi oggi crede alla teoria degli Illuminati è vittima fondamentalmente di uno scherzo, perché la teoria è stata creata a tavolino. Questo esempio, comunque, è sufficiente a spiegare che inventare una simile teoria per gioco può avere effetti disastrosi e molto più vasti di quanto l'autore originale possa immaginare e che quindi fare una cosa del genere è un gesto completamente scellerato.

2 commenti:

  1. c'era anche il gioco da tavolo "illuminati" le cui carte secondo i complottisti avrebbero rappresentato in tempi non sospetti ( gli anni '70 ) alcuni avvenimenti che sarebbero poi successi nel futuro quali l'11 settembre, il disastro di Fukushima e l'attuale pandemia ( carta "quarantine" ). i due simpatici ( si fa per dire.. ) burloni che citi nel tuo articolo esprimono un principio comune alla massoneria, "ordo ab chaos" "ordine dal caos", dove i complottisti vedono un complotto ( ma no ! ) ossia creare il caos dal quale scaturirà poi un nuovo ordine ( mondiale se vogliamo ). ribadisco ciò che detto in un mio precedente commento. la maggior parte delle teorie del complotto sono fuffa se non anche pericolose quando cercano di plagiare menti fragili magari per far loro compiere efferati delitti, dopo aver indicato un "nemico". però mi chiedo sempre se non ci sia qualcosa di vero. spero ovviamente di no. a nessuno piace l'idea che qualcuno, un gruppo o una setta, stia tramando nel buio. però la storia ne é piena di trame e complotti, ben prima dell' illuminismo e degli illuminati. siccome l'argomento ormai è diventato nazional popolare servirebbe una voce autorevole in campo, anche per separare il grano dalla gramigna. per esempio sento la mancanza di un grande giornalista come Enzo Biagi. ti saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah sì! Adesso che lo menzioni mi ricordo di quel gioco di carte! Non sapevo però che secondo i complottisti avrebbe previsto anche la quarantena.

      Mah... in base alla mia attività di debunker (quasi quindicennale, quindi qualcosa penso di aver capito), non esistono sette totalitarie al mondo. Ci sono altri problemi, ma non questo. A presto.

      Elimina